
Olio di avocado vs olio di oliva: qual è più sano? È importante notare che non esistono standard di qualità formali a regolare la produzione di olio di avocado, cosa che invece avviene per l’extravergine…
È importante notare che non esistono standard di qualità formali a regolare la produzione di olio di avocado, cosa che invece avviene per l’extravergine, tranne alcune strategie per produrre un olio di alta qualità, ma non esistono i controlli di lavorazione o chimici come li ha l’olio d’oliva.
Sono noti i benefici del consumo di avocado come fonte di grassi sani ma l’olio di avocado spremuto a freddo è un prodotto recente: come si colloca rispetto all’olio extravergine di oliva? Proprio come l’EVOO, esistono diversi tipi di olio di avocado ma è più diffuso quello raffinato anziché quello spremuto a freddo, poiché consente di utilizzare frutti ammaccati, troppo maturi o infestati da insetti. Concentriamoci sull’olio di avocado non raffinato e spremuto a freddo, poiché è più paragonabile agli EVOO.
L’olio “extravergine” di avocado si ottiene facendolo maturare dalla pianta per 1-3 settimane, rimuovendo la buccia, pressando meccanicamente la polpa, frullando delicatamente la pasta di avocado e separando infine l’olio tramite centrifuga. Poiché l’avocado è un’ottima fonte di fibre e di altri nutrienti minori, solo il 9,5% circa di un avocado Hass intero può essere utilizzato per produrre olio. Data la scarsa resa, sono richiesti 16 avocado Hass per una bottiglia di olio da 250 ml!
È però importante notare che non esistono standard di qualità formali a regolare la produzione di olio di avocado, cosa che invece avviene per l’extravergine, tranne alcune strategie per produrre un olio di alta qualità, ma non esistono i controlli di lavorazione o chimici come li ha l’olio d’oliva.
Essendo un prodotto recente, l’olio di avocado non dispone di un’ampia letteratura sulla sua composizione e sugli effetti sulla salute umana. I due oli però hanno un profilo di acidi grassi simile: l’olio di avocado è composto per il 70% circa da acidi grassi monoinsaturi, per il 14% da acidi grassi polinsaturi e per il 12% da grassi saturi. Purtroppo non sono riportati valori per i composti bioattivi, suggerendo che le analisi siano state fatte su olio di avocado raffinato. Se si utilizzano avocado di alta qualità, alcuni polifenoli liposolubili e antiossidanti rimangono nell’olio, ma non così tanti e diversi o altamente concentrati come l’EVOO, che inoltre sembra essere più resistente al calore. Le prestazioni inferiori dell’olio di avocado potrebbero essere dovute a un contenuto di acidi grassi polinsaturi leggermente più elevato (~4% in più) o potrebbero suggerire concentrazioni significativamente inferiori di composti bioattivi rispetto all’EVOO. In ogni caso, quest’olio ha superato la maggior parte degli oli raffinati che si dichiarano ideali per la cottura.
Il principale svantaggio di cucinare con l’olio di avocado è che non aggiunge sapore ai pasti come fa l’EVOO, che invece ha una gamma di sapori e aromi diversi in base alla varietà di olive che possono davvero trasformare il gusto di un piatto.
Uno dei motivi principali per cui si raccomanda il consumo quotidiano di olio EVOO è che le prove a sostegno sono credibili e numerose, mentre mangiare avocado intero in una dieta equilibrata ha dimostrato molti benefici per la salute grazie alla combinazione di grassi sani, fibre e composti bioattivi. Quindi l’EVOO è ancora la scelta numero uno.
Fonte/Foto: https://sol2expo.com/olio-di-avocado-vs-olio-di-oliva-qual-e-piu-sano/