Grano antico siciliano, coltivato e prodotto in Sicilia
DI ALTA QUALITÀ BIOLOGICO
Coltiviamo i grani antichi siciliani biologici di alta qualità
Raccolta del grano. Anticamente il grano veniva tagliato con cura con la falce. Allora i frutti dovevano essere staccati dalle pannocchie con grande fatica. Oggi le mietitrici facilitano questo lavoro. Innanzitutto, grandi lame rotanti tagliano gli steli di grano. Successivamente, all’interno della mietitrice, i chicchi vengono separati dalle spighe e raccolti in un contenitore. La pula e la paglia vengono semplicemente spinte fuori dalla parte posteriore della mietitrebbia. Il Grano viene caricato su un carro e portato al mulino.
RIGEVIMENTO MATERIA PRIMA ➤Analisi del grano ➤ Pre-pulitura ➤ Insilaggio ➤ Pulitura
ACQUA ➤ Condizionamento e riposo
MACINAZIONE SFARINATI ➤ Analisi delle farine ➤ Stoccaggio ➤ Miscelazione ➤ Analisi delle farine ➤ Stoccaggio ➤ Confezionamento o carico sfuso
MACINAZIONE CRUSCAMI ➤ Confezionamento o carico sfuso
Scheda tecnica | Grani antichi siciliani biologici
Grano tenero antico siciliano, coltivato e prodotto in Sicilia
FRUMENTO DURO
La graduatoria provinciale è realizzata sulla base delle superfici investite nell’anno 2009.
Nella coltivazione di frumento duro Trapani è
La graduatoria provinciale è realizzata sulla base delle superfici investite nell’anno 2009.
Grafico: Produzione (q) di frumento duro a Trapani, in Sicilia e in Italia (2000-2010)
Il 2010 ha visto un incremento sia delle superfici investite che della produzione raccolta di frumento duro, coltivazione a cui la Sicilia – assieme a Puglia, Basilicata e Marche – dedica le maggiori superfici. Nonostante l’aumento produttivo, nel 2010 la produzione di grano duro nella provincia di Trapani è una delle più basse negli ultimi undici anni, lontana dal massimo di 810mila quintali del 2001.
Anche in Sicilia e in Italia la produzione del 2010 è inferiore alla produzione massima raggiunta, per entrambi i livelli territoriali, nel 2004, ma con una differenza relativa minore. Raggiunta, per entrambi i livelli territoriali, nel 2004, ma con una differenza relativa minore.
Tabella: Superficie investita (ha), resa (q/ha) e produzione (q) di frumento duro nella provincia di Trapani, in Sicilia e in Italia nell’anno 2010 e confronto con l’anno precedente. (La freccia verde indica un aumento nel 2010 rispetto al 2009, la freccia gialla indica stabilità, la freccia rossa indica una diminuzione).
Superficie in Produzione | Resa | Produzione raccolta | |
---|---|---|---|
Trapani | 24.000▲ | 20.0▼ | 480,000▲ |
Sicilia | 301.821▲ | 27.4▼ | 8,053,734▲ |
Italia | 1.281.608▲ | 31.3▲ | 3,857,411▲ |
Le informazioni contenute in questa pagina sono elaborazioni BMTI su dati Istat.
Fonte: https://www.tp.camcom.it
Denominazione e storia
Anticamente la Sicilia ebbe ruolo di “granaio di Roma”, che fu prerogativa dell’isola dopo la conquista romana, fino a quando questo fu assunto dall’Egitto, con la sua conquista nel 31 a.C. Celebre è il detto di Catone il Censore (234-149 a.C.), secondo cui la Sicilia era «il granaio della repubblica, la nutrice al cui seno il popolo romano si è nutrito». Il termine antico è usato impropriamente, avendo più una connotazione commerciale che non reale, le varietà cosiddette antiche, infatti, sono semplicemente grani che erano diffusi in un tempo non necessariamente remoto, e che oggi non lo sono più.
Sono grani per la gran parte scomparsi perché poco adatti a una coltivazione intensiva con processi meccanizzati e con largo impiego di fertilizzanti. Inoltre, hanno rese per ettaro più basse rispetto alle più diffuse coltivazioni di frumento odierne. Oltre a questo, ha contribuito a frenare l’uso di semi di varietà autoctone l’adozione da parte di 50 paesi europei dell’UPOV 91 (International union for the protection of new variety of plant) e successivamente del TIPS (Trade-related aspects of intellectual property rights) dell’OMC (Organizzazione mondiale per il Commercio, altrimenti nota come WTO). Infatti, questo accordo internazionale, salvaguardando la proprietà intellettuale delle società semenziere, richiede una serie di analisi e documentazioni per permettere la vendita e lo scambio di varietà autoctone, per dimostrarne la genuina origine. Va però sottolineato come l’agricoltura contadina tenda a resistere a queste imposizioni e resista la tradizione di riutilizzare come semente – quando le specie lo permettono – una parte dei grani prodotti, preservando così la capacità individuale di selezionare con il tempo il seme più adatto alle proprie condizioni produttive senza dipendere da una fonte esterna.
In Sicilia, che vantava 52 varietà di grano coltivate, nel 2009, il 50% della produzione di circa 10 milioni di quintali è stata ottenuta da una sola varietà.
Grani Antichi
Biancolilla§ Biancuccia§ Bidì§ Bufale§ Casedda§ (Tenero) Castiglione§ Cuccitta§ (Tenero) Farro Lungo§ Francesa§ Gigante§ Giustalisa§ Grano Monococco§ Inglesa§ Maiorca§ (Tenero) Maiorca Di Pollina§ (Tenero) Maiorcone§ (Tenero) Martinella§ Mantu Di Maria§ Monococco§ (Farro) Palmentella§ Paola§ Perciasacchi§ Realforte§ Regina§ Robba Janca§ Romano§ (Tenero) Russello§ Sambocara§ Scavuzza§ Strazzavisazz§ Timilia§ O Tumminia O Triminia Tripolino Realforte§ Urria§
Fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Grani_antichi_siciliani
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